Ali di stoffa nel cielo: Arcadio Baracchi, Marco Ortolani, Lapo Vannucci

24 novembre 2023 ore 17:30 Scuola di Scienze Umanistiche

Venerdì 24 novembre, ore 17:30
Aula Magna della Scuola di Scienze Umanistiche dell'Università di Genova, Via Balbi 2

Ali di stoffa nel cielo
Natura ed artificio partendo dalla musica per ottetto vocale di Azio Corghi

INTERPRETI

  • Arcadio Baracchi flauto
  • Marco Ortolani clarinetto
  • Lapo Vannucci chitarra

INTERVENGONO

  • Raffaele Mellace Preside della Scuola di Scienze Umanistiche
  • Mauro Bonifacio Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano
  • Pietro Borgonovo Direttore artistico GOG Giovine Orchestra Genovese

PROGRAMMA

  • Azio Corghi
    Nocturnes Visus per clarinetto
    Chiardiluna per flauto e chitarra

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Terminato

Il 22 agosto 1987 Chiardiluna di Azio Corghi, per flauto e chitarra, ha la sua prima esecuzione al Festival di Sarteano, nella Chiesa di San Francesco, interpreti Roberto Fabbriciani e Vincenzo Saldarelli. Quasi contemporaneamente l’opera è ripresa a Como, nell’ambito di “Lario Musica” da Pierre-Yves Artaud e Alberto Ponce. Si tratta di una composizione che tematicamente e stilisticamente prepara l’avvento teatrale di Blimunda. Nel suo divenire è una “preparazione lirica” al volo che dovrà spiccare la macchina ideata da Padre Bartolomeu de Gusmao e realizzata da Baltasar e Blimunda: la Passarola che decolla sullo sfondo sonoro della musica di Scarlatti.
“Se volerà la macchina tutto il cielo sarà musica” commenta Blimunda. E Baltasar, ricordandosi della guerra, commenta “Se non sarà inferno tutto il cielo”. (Azio Corghi)

Arcadio Baracchi, fiorentino, si è diplomato a 17 anni presso il Conservatorio L. Cherubini di Firenze. Per il suo perfezionamento ha seguito le lezioni in Italia e all’estero di flautisti come Angelo Persichilli, Glauco Cambursano, Massimo Mercelli, Maxence Larrieu, Michele Marasco, Nikolaus Delius, Reen De Reed, Robert Dick, Roberto Fabbriciani, Severino Gazzelloni, Thies Roorda, Stefano Bet.
Ha conseguito il diploma dell’Accademia Internazionale Incontri col Maestro di Imola e l’Advanced Certificate della Royal Academy of Music di Londra, il diploma Triennale AMF con M. Marasco, Corso di specializzazione di Musica antica su traversiere barocco con Stefano Bet. Arcadio Baracchi è risultato vincitore in concorsi nazionali e internazionali fra i quali Internazionale Rovere D’Oro, Internazionale Tortona, Internazionale di Pietra Ligure, Concorso materiali sonori Montevarchi.
Ha cominciato la propria attività concertistica a 12 anni e, da allora, ha suonato spaziando dalla musica antica alla contemporanea, sia da solista che in numerose compagini cameristiche.
Arcadio Baracchi collabora e ha collaborato con Giuseppe Bruno, M. Damerini, V. Ceccanti, R. Fabbriciani, I. Battiston, H. Hinohara, A. Bologni, M. Lomuto, R. Crocilla, E. Catemario. In queste vesti è stato protagonista di appuntamenti delle stagioni di: San Carlo di Napoli, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Grande di Brescia, Biennale di Venezia, Unione Musicale di Torino, Centro Tempo Reale, Accademia Chigiana di Siena, Radio Svizzera, Amici della Musica di Firenze, Teatro Comunale di Bologna, Istituto di Cultura Italo-Giapponese a Colonia, Wiener Saal del Mozarteum di Salisburgo, Festival Huddersfield, Stagione Sinfonica Siciliana.
Ha suonato con Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Regionale Toscana, Camerata Strumentale Città di Prato, Orchestra da camera fiorentina, Orchestra teatro Lirico dell’Umbria , Sinfonica Umbra, Orchestra Sinfonica Siciliana, sotto la direzione di Marco Angius, Lorenzo Parigi, Steven Mercurio, Massimiliano Caldi, Tan Dun, Vittorio Parisi, Carlo Palleschi, Valentina Peleggi, Giuseppe Bruno, Tito Ceccherini, Piero Bellugi.
Suona come camerista e solista con il Contempoertensemble e collabora con numerosi ensemble e compositori eseguendo prime assolute anche a lui dedicate, fra cui si ricordano: H. Genzmer, S. Belimov, J. Feld, E. Morricone, M. Davies, F. Vacchi, G. Gaslini, L. Lombardi, A. Guarnieri, G. Del Vescovo, H. J. Gerung, G. Castagnoli, H. Hinohara, D. Lombardi, R. Mirigliano, Tesei, M. Panni, M. Cardi, G. Cardini, A. Russo, F. Festa, A. Portera, F. Giomi, N. Sani, V. Sannicandro.
Nel 2007 Arcadio Baracchi ha eseguito il progetto FABULA UT con 10 prime esecuzioni assolute di M. Cardi, N. Sani, D. Lombardi, A. Russo, F. Cifariello Ciardi, C. Magnan, M. Panni, G. Cardini, Baggiani, C. Andini, pubblicato nel 2017 con Stradivarius.
Come didatta ha ideato, insegnato tenuto corsi presso numerosi Istituzioni pubbliche e private tra le quali la Scuola di Musica di Fiesole, il Conservatorio di Firenze, i corsi speciali di musica contemporanea presso l’Accademia Musicale di Firenze AMF, i Conservatori di Ferrara, Firenze e Gallarate e collabora da alcuni anni con il Conservatorio di La Spezia organizzando una stagione con-certistica.
Come flauto solista con orchestra si citano in particolare: il concerto per flauto e orchestra con l’Orchestra Sinfonica Siciliana; l’opera Doglie di V. Sannicandro in prima assoluta al Festival di Spoleto con la direzione di Marco Angius; nel 2014 dall’ORT come flauto basso per la prima italiana del compositore TAN DUN per Paper Concert.
Numerose le pubblicazioni discografiche fra le quali si menzionano: CD 2023 con Stradivarius su musiche virtuosistiche per flauto e pianoforte in duo con il pianista Loris di Leo; il CD per la casa discografica Tactus con il pianista Andrea Trovato “Parafrasi per flauto e pianoforte sulle opere di G. Verdi” con alcune prime incisioni assolute di G. Briccialdi, W. Popp, D. Lovreglio, C. Ciardi, P. Furlani; nel 2016 un CD di musiche di A.Piazzolla dal titolo Tango Suite, per l’etichetta EMA Records in trio con Vittorio Ceccanti e Ivano Battiston con la presentazione del premio Oscar Luis Bacalov.
Ha inciso per le etichette BMG, Sinfonica Carish, Materiali Sonori, EMA Records, Naxos, ARTS, Curci, Poligram, Tactus, Stradivarius ricevendo consensi di critica in Italia e all’estero. Nell’ambito teatrale Arcadio Baracchi ha lavorato con la compagnia teatrale di Federico Tiezzi, con Michele Placido, Milena Vukotic, Daria Nicolodi e Ottavia Piccolo.
Prossimamente publicherà due nuovi dischi con il pianista Giuseppe Bruno su musiche di autori francesi del ‘900 e le sonate di J. S. Bach con Ivano Battiston.

Marco Ortolani si diploma in clarinetto a Firenze ed in seguito alla Musikhochschule di Friburgo.
Dal 1985, è clarinetto solista dell'O.R.T. - Orchestra della Toscana e dell'Ensemble Harmoniemusik - I fiati dell’O.R.T.
Particolarmente intensa è la sua attività cameristica. Partecipa a concerti in Italia e all'estero con numerose formazioni tra le quali Ison Ensemble, Quintetto Mirò e elastiko - spazio sonoro contemporaneo in un repertorio che va dalla musica d'oggi a quella del periodo classico, eseguita con strumenti originali.
Marco Ortolani ha ricoperto il ruolo di clarinettista assistente al corso di Composizione tenuto da Azio Corghi presso l'Accademia Chigiana di Siena.
Ha inciso per la Frame, Arts e Edipan.
Lapo Vannucci, nato a Firenze nel 1988, inizia gli studi con Riccardo Bini per poi proseguirli al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze dove si diploma con il massimo dei voti e la lode con Alfonso Borghese. Con quest’ultimo frequenta il biennio di alto perfezionamento della Scuola di Musica di Fiesole e contemporaneamente segue masterclass di Arturo Tallini, Alvaro Company, Francesco Romano, Frédéric Zigante e Stefano Viola.
Ha ottenuto il diploma accademico di II livello sempre col massimo dei voti e la lode e successivamente si è specializzato con Alberto Ponce e Tania Chagnot presso l’Ecole Normale de Musique de Paris “Alfred Cortot” dove ha ottenuto il Diplôme Supérieur d’exécution e il prestigioso Diplôme Supérieur de Concertiste.
Ha vinto numerosi concorsi nazionali e internazionali (Liburni Civitas, Città di Piove di Sacco (PD), Città di Massa, Città di San Sperate (CA), Città di Asti, Mendelsshon Cup di Taurisano (LE), Riviera Etrusca, Città di Grosseto, Riviera della Versilia, Concorso chitarristico “Davide Lufrano Chaves”) sia da solista che in diverse formazioni da camera.
È docente al Conservatorio Statale di Musica “Tito Schipa” presso la sede di Ceglie Messapica(BR) e direttore artistico del Concorso Chitarristico “Giulio Rospigliosi”.
Lapo Vannucci svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero (in Brasile per il 32° Festival Internacional de Inverno, in Messico per un tour con l’Orchestra Sinfonica di Stato del Messico, a Malta per il Victoria International Arts Festival, in Giappone per tre tour e più di trenta concerti, in Germania per l’Havelländische Musikfestspiele di Berlino, per il Neckar Musikfestival di Weinsberg (Stoccarda) e per la rassegna Meisterkonzerte di Fürstenzell (Baviera), in Spagna per la celebre Fundación Andrés Segovia di Linares e per il Festival Internacional de Música S’Agaró, in Francia presso la Salle Cortot di Parigi, in Bulgaria con l’Orchestra di Stato di Vidin e in diverse città della Romania: Bucarest, Onesti, Bacau, Ramnicu Valcea, Botosani, Timisoara).
Ha eseguito in prima assoluta opere di Teresa Procaccini, Luigi Giachino, Francesco De Santis, Ian C. Scott, Matteo Pittino, Albino Taggeo, Giuseppe Crapisi, Marco Nodari, Annie Fontana e il concerto per chitarra e orchestra del compositore Francesco Di Fiore.
Insieme al pianista Luca Torrigiani Lapo Vannucci ha inciso per l’etichetta discografica Velut Luna il disco “Italian Music for Guitar and Piano”, contenente quattro prime registrazioni assolute.
Con l’etichetta FareLive! ha inciso un cd monografico con musiche di Francesco De Santis.
Cura le pubblicazioni chitarristiche di Teresa Procaccini per la casa editrice Edi-Pan di Roma.
Il comitato permanente del Concorso Internazionale di chitarra classica "Michele Pittaluga", in occasione del XX Convegno di Alessandria, gli ha attribuito la chitarra d’oro 2015 per la promozione.
Lapo Vannucci suona una chitarra costruita per lui dal liutaio giapponese Masaki Sakurai.

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