Il Dies Irae, eseguito in prima esecuzione assoluta lunedì 20 dicembre 2021 al Teatro Carlo Felice dal Quartetto Noûs viene così presentato dal suo autore, Adriano Guarnieri.
"Un Dies Irae per quartetto può sembrare un paradosso. Esso è dedicato ai migranti del mare, per i quali l’ira di Dio, rivolta a chi non li accoglie, costituisce una parola di conforto.
Un giorno verrà l'ira di Dio, che punirà i responsabili! Da qui nasce la motivazione interiore che mi ha spinto con questo brano da camera, assai spigoloso, duro e nel finale melanconico, a scagliarmi verso chi non ha avuto un briciolo di umanità.
Il brano si snoda in un unicum formale con una prima parte assai frammentata in tanti piccoli incisi lirici sopraffatti da agglomerati sonori assai densi di tensione intervallare. Poi, nella seconda parte, il lirismo prende via via il sopravvento sulla varietà dei frammenti spigolosi, sino ad un apice sonoro che sfocia in una cellula all'unisono in cui è proposto il tema medievale del Dies Irae.
Il brano si presenta dunque irto, tormentato e solo alla fine lascia trasparire un'Alba dell’umano".