Riguardo a Tagli di luce, il compositore Adriano Guarnieri scrive:
Il brano presenta le caratteristiche “di un concerto grosso” in quanto vi è un’alternanza della grande orchestra con un piccolo gruppo cameristico della stessa orchestra sinfonica. Vi sono improvvise accensioni delle quattro trombe che fuoriescono dal magma sonoro. Lampi improvvisi che si alternano a slanci lirici di pochi strumenti, penetranti e visionari, sospesi... Questa alternanza diventa dialogica e speculare, perché basata su pochi intervalli fissi di tutto il brano. Sono pensati questi squarci come tagli su una tela (da qui l'omaggio a Lucio Fontana ed ai suoi tagli verticali su tela, che hanno anche un doloroso ed inquietante significato esistenziale). La grande forma sinfonica (cioè lo spazio fisico e sonoro presente anche in Fontana) si svolge con agglomerati materici che si sciolgono poi in linee liriche assai espressive. Il colore timbrico di tutto il brano, dovuto a coaguli e spessori, si fa dapprima scuro per poi susseguirsi in luminose cesure taglienti tratteggiate da tutti gli ottoni. Anche da ciò viene dedotto l'omaggio pittorico ai famosi tagli di Fontana.