Lunedì 17 novembre Danilo Faravelli presenterà e introdurrà il concerto di Rafał Blechacz alle 19:30, nella Sala Paganini del Teatro Carlo Felice.
Danilo Faravelli opera attivamente sui fronti dell’educazione, della divulgazione e della ricerca musicale.
Affianca da anni l’attività di docente nella scuola secondaria inferiore a quella di conferenziere, organizzando e tenendo personalmente cicli di incontri di cultura dell’ascolto su temi concordati con circoli e associazioni di appassionati musicofili oppure correlati alla programmazione delle stagioni concertistiche e operistiche.
Danilo Faravelli ha al proprio attivo numerose pubblicazioni di contenuto storico-musicale e musicologico.
La sua pluriennale attività di insegnante nella Scuola secondaria inferiore lo ha portato a elaborare e curare la messa in scena di oltre sessanta copioni per ragazzi finalizzati ad avvicinare i giovanissimi alla conoscenza del linguaggio musicale attraverso la finzione teatrale.
L’arte di Rafał Blechacz è universalmente riconosciuta come rara, frutto di un controllo totale della tastiera e della capacità di svelare l’intera gamma espressiva del pianoforte. Queste qualità hanno sostenuto la sua crescita artistica e professionale sin da quando ha vinto il Primo Premio al Concorso Pianistico Internazionale Chopin nel 2005.
Oggi Rafał Blechacz è considerato tra i massimi pianisti del mondo, apprezzato per l’onestà e la profondità che porta nelle interpretazioni di autori come Bach, Beethoven, Chopin e Szymanowski.
Le sue esibizioni al Concorso Chopin, tenutesi a pochi mesi dal suo ventesimo compleanno, sono state così eloquenti e intense da meritare, oltre alla medaglia d’oro, tutti e quattro i premi speciali e il Premio del Pubblico.
Rafał Blechacz ha iniziato a studiare pianoforte a cinque anni. Dopo aver frequentato la Scuola Statale di Musica Arthur Rubinstein di Bydgoszcz, si è diplomato nel 2007 all’Accademia Musicale Feliks Nowowiejski.
I suoi successi ai concorsi includono il secondo premio alla Rubinstein Competition per giovani pianisti (2002), il primo premio ex aequo al Concorso Internazionale di Hamamatsu (2003) e la vittoria assoluta al Concorso Chopin (2005), primo polacco a riuscirvi dopo Krystian Zimerman.
È stato elogiato da grandi colleghi: Martha Argerich lo ha definito “un artista onesto, straordinario e sensibile”, mentre John O’Conor lo ha descritto come “uno dei più grandi artisti che abbia mai ascoltato”.