Wayne Marshall è uno dei musicisti più versatili ed estrosi di oggi. Nato in Inghilterra in una famiglia originaria dei Caraibi, si è fatto apprezzare all'inizio della sua carriera soprattutto come organista, quindi come pianista e in seguito come direttore d’orchestra diventando in pochi anni uno dei più rinomati interpreti delle musiche di Gershwin, Ellington, Bernstein e di altri autori americani del XX secolo. Le sue brillanti interpretazioni con le più prestigiose orchestre del mondo gli hanno procurato molti riconoscimenti. Insieme all’Orchestra Giovanile Italiana affronta un programma particolarmente congeniale che comprende uno dei capolavori della musica del novecento, il Bolero di Maurice Ravel, opera ideale per mostrare le qualità timbriche ed espressive dei solisti di una orchestra sinfonica. È particolarmente apprezzabile che l’Orchestra Giovanile Italiana, fondata da Piero Farulli all’interno della Scuola di Musica di Fiesole e diretta nel suo primo concerto da Riccardo Muti, proponga questa conosciuta pagina sinfonica ricca di fascino timbrico e caratterizzata dall’ossessivo impulso ritmico.