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Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche, Uto Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all'età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n. 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini.
Ha studiato sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin.
Quando era solo dodicenne, la critica scriveva: "Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo".
Uto Ughi ha iniziato le sue grandi tournée europee esibendosi nelle più importanti capitali europee e da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato, infatti, in tutto il mondo, nei principali Festival con le più rinomate orchestre sinfoniche.
Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. In quest'ottica ha fondato il Festival "Omaggio a Venezia", al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare.
Conclusa quell'esperienza, il Festival "Omaggio a Roma" (dal 1999 al 2002) ne raccoglie l'ideale eredità di impegno fattivo, mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale attraverso concerti aperti gratuitamente al pubblico ed alla valorizzazione dei giovani talenti formatisi nei conservatori italiani. Tali ideali sono stati ripresi nel 2003 e attualmente portati avanti dal festival "Uto Ughi per Roma" di cui Uto Ughi è ideatore, fondatore e direttore artistico.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha nominato Uto Ughi Presidente della Commissione incaricata di studiare una campagna di comunicazione a favore della diffusione della musica classica presso il pubblico giovanile. Il 4 settembre 1997 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici. Nell'aprile 2002 gli è stata assegnata la Laurea Honoris Causa in Scienza delle Comunicazioni.
Uto Ughi suona con un violino Guarneri del Gesù del 1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno dei più bei "Guarneri" esistenti, e con uno Stradivari del 1701 denominato "Kreutzer" perché appartenuto all'omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.
Bruno Canino, nato a Napoli, ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano, dove poi ha insegnato per 24 anni, e per dieci anni ha tenuto il corso di pianoforte e musica da camera al Conservatorio di Berna.
Come solista e pianista da camera si è esibito nelle principali sale da concerto e festival europei, in America, Australia, Russia, Giappone e Cina.
Suona in duo pianistico con Antonio Ballista, e collabora con illustri strumentisti quali Accardo, Ughi, Amoyal, Perlman, Blacher.
Bruno Canino è stato dal 1999 al 2002 direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia e dal 1986 al 1995 Direttore Artistico della GOG Giovine Orchestra Genovese.
Si è dedicato in modo particolare alla musica contemporanea, lavorando, fra gli altri, con Pierre Boulez, Luciano Berio, Karlheinz Stockhausen, György Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Sylvano Bussotti, di cui spesso ha eseguito opere in prima esecuzione.
Bruno Canino ha suonato sotto la direzione di Abbado, Muti, Chailly, Sawallisch, Berio, Boulez, con orchestre quali la Filarmonica della Scala, Santa Cecilia, Berliner Philharmoniker, New York Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de France.