Stagione 2024/2025

Viviane Hagner, Sindy Mohamed, Eckart Runge, Matthias Kirschnereit

31 marzo 2025 ore 20:30 Teatro Carlo Felice Acquista i biglietti

INTERPRETI

  • Viviane Hagner violino
  • Sindy Mohamed viola
  • Eckart Runge violoncello
  • Matthias Kirschnereit pianoforte

PROGRAMMA

  • Wolfgang Amadeus Mozart
    Quartetto in mi bemolle maggiore K 493
  • Alexandre Tansman
    Suite divertissement
  • Johannes Brahms
    Quartetto n. 3 in do minore op. 60

IL DIRETTORE ARTISTICO PIETRO BORGONOVO INTRODUCE IL CONCERTO

Lunedì 31 marzo, in occasione del concerto di Viviane Hagner, Sindy Mohamed, Eckart Runge e Matthias Kirschnereit, il Direttore Artistico Pietro Borgonovo presenterà e introdurrà il concerto alle 19:30, nella Sala Paganini del Teatro Carlo Felice.

Video

Viviane Hagner ha conquistato gli elogi della critica per la sua intelligente musicalità e l'appassionato virtuosismo.
Si esibisce con “eleganza e magnifico aplomb” (The Times) e con “una dimostrazione quasi ipnotica di tecnica e maestria” (Washington Post). Il Berliner Morgenpost ha scritto: “Ascoltare Viviane Hagner mentre suona il violino è un’esperienza incantevole … è una violinista riflessiva e brillante. Nel suo modo di suonare sa combinare riflessione e luminosità in modo straordinario”.
Oltre a interpretare con intuizione e virtuosismo il repertorio concertistico classico, Viviane Hagner è una fervente sostenitrice della musica nuova, trascurata e poco conosciuta. Tra i compositori di cui promuove i repertori figurano Sofia Gubaidulina, Karl Amadeus Hartmann e Witold Lutoslawski. Nel 2002 ha eseguito in prima mondiale il Concerto per violino di Unsuk Chin con la Deutsche Sinfonie-Orchester Berlin e Kent Nagano, presentando successivamente l’opera negli Stati Uniti. Questo evento ha spinto il San Francisco Chronicle a lodare la sua performance come “vibrante, calda e di una precisione sbalorditiva [e] probabilmente insuperabile”.
Dopo la prima del Concerto per violino di Simon Holt con la BBC Symphony Orchestra diretta da Jonathan Nott nel 2006, il critico del Sunday Times ha osservato che “ha colto l’anima della musica”.
Nel maggio 2012 è stata pubblicata una registrazione live del Concerto per violino di Christian Jost, TiefenRausch, diretta dal compositore stesso, sull’etichetta Capriccio.

La violista franco-egiziana Sindy Mohamed è considerata una delle musiciste più promettenti della sua generazione.
Nata a Marsiglia, Sindy Mohamed ha ricevuto le sue prime lezioni di viola all’età di otto anni. Dopo il diploma al Conservatorio di Marsiglia, ha proseguito gli studi di laurea al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi e quelli di master alla Hanns Eisler Academy of Music.
Ha completato la sua formazione nel programma di studi “Young Soloists” presso la prestigiosa Kronberg Academy.
Vincitrice del Concorso Internazionale Anton Rubinstein 2017 e borsista della Fondazione Ottilie Selbach Redslob, dal 2013 Sindy Mohamed è membro della West-Eastern Divan Orchestra sotto la direzione di Daniel Barenboim. Tiene regolarmente masterclass e lezioni di perfezionamento presso la Moritzburg Festival Academy, la Kronberg Academy per il programma “Mit Musik Miteinander” e il Conservatorio Superiore di Vigo, tra gli altri.
Suona una viola Matteo Goffriller concessa dalla Miller-Porter Collection (un progetto di collaborazione sugli strumenti veneziani della Irene R. Miller e John Porter Foundation) tramite la Beare’s International Violin Society.

Eckart Runge si è affermato come uno dei violoncellisti più versatili della sua generazione.
Nato a Heidelberg, ha studiato con Edmond Baert a Bruxelles e David Geringas a Lubecca.
Le sue principali ispirazioni artistiche includono il Quartetto Alban Berg, Alfred Brendel, Walter Levin, Boris Pergamenschikow e György Kurtág.
Ha vinto premi in prestigiosi concorsi musicali, tra cui il Premio Stradivari di Cremona, il Concorso Internazionale di Ginevra e l'ARD di Monaco.
Eckart Runge insegna alla Robert Schumann Hochschule di Düsseldorf e propone masterclass internazionali.
Per tre decenni ha contribuito a definire il profilo del Quartetto Artemis. L'esperienza con il quartetto ha profondamente influenzato la sua personalità musicale, consentendogli di esplorare a fondo la vasta e complessa letteratura per quartetto d'archi.
Nel 2019 Eckart Runge ha deciso di intraprendere nuove sfide artistiche, concentrandosi sui suoi progetti solistici e sulla sua passione per programmi che uniscono generi musicali e forme artistiche diverse. Con lo scopo di avvicinarsi a un pubblico più giovane e ampio, esplora connessioni tra classica, jazz, rock-pop e musica da film.
Eckart Runge  ha registrato con il Quartetto di Cremona il Quintetto di Schubert, pubblicato nella primavera del 2019, e "Souvenir de Florence", incluso nell’album "Italian Postcards".
Lavora regolarmente anche con quartetti emergenti, come l'Esmé Quartet e l'Aris Quartett.
Eckart Runge suona un violoncello costruito dai fratelli Hieronymus e Antonio Amati a Cremona nel 1595, in prestito dalla Merito String Instrument Trust di Vienna.

Matthias Kirschnereit è stato descritto dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung come "un musicista dell’espressione per eccellenza, il cui stile porta avanti una specifica tradizione del pianismo tedesco",
La sua arte è caratterizzata da una freschezza ispiratrice, un respiro calibrato nel fraseggio, un'articolazione chiara e un’agogica finemente dosata.
Nato nel 1962, Matthias Kirschnereit si esibisce da oltre trent’anni su palcoscenici di Germania, Europa, Americhe e Asia orientale. Collabora regolarmente con orchestre prestigiose come la Camerata Salzburg, la Tonhalle-Orchester di Zurigo, la Münchener Kammerorchester e la New City Philharmonic Orchestra di Tokyo.
Ha inciso quasi 40 album, tra cui i concerti per pianoforte di Mozart con la Bamberger Symphoniker diretta da Frank Beermann e, più recentemente, Concertant (2019), che include tutte le opere per pianoforte e orchestra di Robert Schumann con la Konzerthausorchester di Berlino diretta da Jan Willem de Vriend.
Schubert, Mendelssohn, Schumann e Brahms rappresentano i punti fermi del suo repertorio, ma Matthias Kirschnereit esplora anche Mozart, Chopin e Rachmaninov, oltre a composizioni meno conosciute come il Concerto in mi minore di Mendelssohn, che gli è valso l’ECHO Klassik nel 2009.
Si distingue anche per registrazioni innovative, come i concerti per organo di Händel adattati per pianoforte e opere inedite di Julius Röntgen.
Dal 2012 dirige i Gezeitenkonzerte (Concerti delle Maree) in Frisia Orientale, che attirano artisti e pubblico in luoghi suggestivi come chiese e biblioteche. 
Docente presso la Hochschule für Musik und Theater di Rostock, Matthias Kirschnereit condivide la sua esperienza con le nuove generazioni di musicisti. Sostiene inoltre iniziative come Rhapsody in School, il progetto culturale TONALi e altre attività educative.

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